Ad oggi Baldur’s Gate 3 si presenta su Metacritic con un Metascore di 9.4 su 4 recensioni professionali, mentre lo user score è di 9.2 su più di 3000 reviews degli utenti. Il gioco è uscito solo pochi giorni fa, e vista la sua longevità, è chiaro che i recensori siano ancora al lavoro per dare una valutazione, che di solito arriva solo dopo aver finito almeno un playthrough. Quello che traspare dalle valutazioni degli utenti è che il gioco abbia superato le loro aspettative e gli standard del genere RPG, creando un’avventura epica in un mondo di infinite possibilità. Inoltre, l’assenza di microtransazioni, contenuti bloccati al lancio o DLC che tagliano via parti della storia principale, ha sicuramente rafforzato la posizione di Larian come sviluppatore “user-friendly”, aumentando il valore percepito del titolo grazie alla sua completezza e ricchezza. Ma parliamo adesso di quanto sia già grande questa comunità di utenti attivi su questo titolo, perché Baldur’s Gate sta risalendo velocemente la classifica di giocatori attivi contemporaneamente su Steam, toccando domenica la quota di 815 mila persone, numeri paragonabili a titoli come Elden Ring e Cyberpunk 2077. Consideriamo anche che il titolo di Larian non è ancora uscito su PlayStation 5 ma è già secondo nella classifica dei preordini su PlayStation Store, e uscirà il prossimo 6 settembre, proprio in concomitanza con Starfield. Discorso diverso per Xbox, dove è stato difficile per gli sviluppatori adattare il coop in split screen su Series S, consolle meno potente e più vicina alla old-gen in termini di prestazioni. Microsoft non ha voluto derogare sulla regola di avere tutti i titoli disponibili sia su Series X che su Series S, costringendo così Larian a ritardare l’uscita su consoles Microsoft a data da destinarsi. Gli utenti Xbox infatti dovranno aspettare il 2024 per giocare a Baldur’s Gate 3, secondo le ultime dichiarazioni degli sviluppatori.
Quindi siamo davvero davanti a un degno contendente del Game of the Year 2023?
Baldur’s Gate 3 è il terzo capitolo della saga RPG basata sul gioco di ruolo da tavolo Dungeons and Dragons. I primi due capitoli sono stati sviluppati da Bioware rispettivamente nel 1998 e nel 2000, e dopo allora era stata abbandonata. Larian, casa videoludica belga, divenuta nota per la saga RPG di Divinity, si era proposta già nel 2014 a Wizards of the Coast (publisher di D&D e Magic) per riprendere Baldur’s Gate, ma la loro richiesta era stata respinta, perché considerati ancora troppo immaturi per affrontare una simile sfida. Dopo l’enorme successo di Original Sin 2, ancora oggi considerato tra i migliori videogame del genere RPG, hanno finalmente coronato il loro sogno di collaborare con Wizards of the Coast per creare il terzo capitolo tanto atteso dai fan. Queste sono le storie che ci piacciono quando parliamo di videogiochi, perché Larian è un gruppo di sviluppatori appassionati, che si autofinanziano per produrre i propri titoli, e che hanno dovuto dare prova della loro passione e del loro valore per poter diventare grandi e giocare ad armi pari con case di produzione tripla A e milionarie, cosa che loro non sono. Il risultato è un titolo di una qualità paragonabile ad un titolo tripla A ma senza budget astronomici, il che dimostra la passione di questo studio di 400 dipendenti, che hanno partorito un titolo degno di stare in cima alle classifiche.
I lavori sono iniziati nel 2017, il primo trailer è stato rilasciato all’E3 2019, e il primo atto del gioco è stato reso disponibile in early access il 6 ottobre 2020. Dopo quasi tre anni, il rilascio su PC ha creato una vera e propria febbre da Baldur’s Gate, e ne capiamo bene il motivo: questo titolo presenta una scrittura superba e una libertà sorprendente, ridefinendo inoltre il concetto stesso di RPG. Non solo, infatti, questo gioco è basato sulla quinta edizione di D&D e tutte le azioni sono soggette al tiro del dado a venti facce, rendendolo una delle trasposizioni più accurate del gioco da tavolo, ma presenta una grande varietà di ramificazioni della trama, in cui ogni scelta è importante. Le scelte di cui parliamo non sono solo le risposte nei dialoghi con gli NPC durante una quest, ma tutto quello che il giocatore deciderà di fare, quale percorso prendere, con chi interagire, quali nemici uccidere e quali evitare, sarà tutto determinante per stabilire come evolverà la trama, con impatto a breve, medio e lungo termine per ogni scelta compiuta. Potrebbe quindi sembrare che questo livello di dettaglio sia legato ad una struttura rigida e un set di azioni limitato, per permettere un tale impatto delle scelte sulla trama, ed è proprio qui che Baldur’s Gate 3 ci sorprende: il livello di libertà che questo gioco ci permette è incredibile, sia durante la creazione del personaggio che durante l’esplorazione e il combattimento. Potremo decidere, in base al nostro set di abilità, di evitare lo scontro nascondendoci o convincendo il nemico a non combatterci, oppure colpendolo alle spalle con un tiro di furtività, proprio come avviene durante una partita a D&D.
Durante la selezione del nostro personaggio, sarà possibile scegliere tra sei eroi con razza, classe e specializzazioni diverse. Questi personaggi sono i protagonisti della storia scritta da Larian, quindi scegliendone uno sarà possibile ritrovare gli altri come compagni durante la nostra avventura. In alternativa è possibile creare il proprio personaggio, ma se il character creator non ci dà tanta libertà a livello estetico, spenderemo ore a scegliere tra 11 razze, innumerevoli combinazioni di classi e specializzazioni. C’è anche un settimo personaggio preimpostato, un serial killer che ha perso la memoria, che ci permette di vivere la storia con una declinazione noir. Larian consiglia un primo playthrough con uno dei sei eroi preimpostati, per godere della storia al meglio, per poi passare ad un eroe personalizzato, mentre il serial killer è più un bonus con cui divertirsi dopo aver goduto del gioco al massimo.
Il gameplay loop consiste principalmente in fasi esplorative, di combattimento e di dialogo. La mappa non è sconfinata, ma tremendamente densa di attività e contenuti, e sarà possibile esplorarla al meglio grazie alle skill di movimento, utili anche in combattimento per raggiungere punti strategici ed avere un vantaggio sui nemici. Il combattimento è a turni, con un party di 4 componenti, di cui controlleremo le mosse, che saranno diverse in base alle loro caratteristiche. Innovazione importante portata da Larian è la possibilità limitata di usare gli incantesimi: questi avranno un numero limitato di utilizzi, in base alla loro potenza e classe, e sarà possibile ricaricarli soltanto dopo un “lungo riposo”. Questo aumenta l’approccio strategico che il giocatore dovrà utilizzare, ponderando le sue mosse per poter raggiungere la fine del dungeon e tornare all’accampamento sano e salvo.
L’incipit della quest principale era stato già visto nel trailer di presentazione e anche nel primo atto in early access: durante un attacco, un Mind Flayer rapisce persone tra loro sconosciute, nel tentativo di impiantare un parassita nella loro testa e trasformarli così in Mind Flayer come lui. Questo è il metodo di riproduzione dei Mind Flayer secondo la lore di D&D, e questo parassita ci darà la possibilità di sfruttare alcuni poteri speciali, anche se usandoli rinunceremo sempre più alla nostra umanità, forse trasformandoci alla fine proprio in un Mind Flayer. Liberandoci dalla prigionia e facendo precipitare la nave volante, conosceremo tutti i nostri compagni di prigionia, che diventeranno i nostri compagni di avventure, nel tentativo di trovare insieme un modo di liberarsi dal parassita e sopravvivere.
La qualità narrativa è elevatissima, i dialoghi sono sempre interessanti e non vi troverete mai a saltare un dialogo. Anche la recitazione è di alto livello, con un voice-over ispirato, mai sottotono ne’ sopra le righe. La profondità della scrittura si nota anche parlando con gli NPC sia umani che animali, che avranno sempre qualcosa di interessante da dire, offrendo a volte delle missioni ai giocatori più curiosi. Le quest secondarie sono sempre molto interessanti e incoraggiano un’esplorazione ancora più attenta della mappa, che cela tantissimi segreti che solo un occhio attento e una mente curiosa riusciranno a scovare. Il loot non è sempre all’altezza delle aspettative, ma è stata data molta importanza ad oggetti di solito considerati meno utili come cibi diversi, che ci serviranno per avere buff specifici, non solo per ripristinare la vita.
A conti fatti siamo sicuramente davanti ad un contendente del titolo di gioco dell’anno, non solo per la qualità e la caratura di Baldur’s Gate 3, ma anche e soprattutto per la risonanza che questo titolo sta avendo sulla community, già dopo così poco tempo dall’uscita. Considerando il fatto che anche a livello di numeri, il lavoro di Larian è comparabile con Elden Ring, Game of the Year del 2022, capite come questo pensiero sia più che una supposizione. L’anno 2023 è ancora lungo e pieno di titoli in uscita di altissima caratura, come Starfield, Armored Core, Spider-Man 2, quindi aspettiamo a dare giudizi affrettati. Resta il fatto che questo è un titolo da non perdere, già da subito su PC, dal 6 settembre su PlayStation e nel 2024 anche su Xbox.
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